[non-tu-ri-smo] s. m.: particolare attitudine dei nonturisti e della comunità accogliente che porta i primi a cercare una relazione intima e autentica con un territorio, seguendo i percorsi e le deviazioni disegnate dagli abitanti, e la seconda a riscoprirsi e ricostruirsi nella propria unicità.
Nonturismo si esprime attraverso la REDAZIONE DI COMUNITÀ, un processo di creazione di identità collettiva di territori in trasformazione. Un processo in cui artisti, storici, economisti, sociologi, botanici aiutano la comunità a riappropriarsi di un patrimonio di memoria comune, indagare il proprio presente e costruire nuovi immaginari futuri da condividere con i nonturisti.
Un Nuovo Rinascimento applicato alla rigenerazione delle comunità e dei luoghi a cui appartengono.
Ci sono persone mosse a viaggiare non dal desiderio di collezionare cartoline, ma da quello di integrarsi nell’ecosistema che stanno esplorando, persone che vivono il viaggio come un incontro e non come il consumo di un bisogno..
Ci sono luoghi d’Italia in trasformazione, perché decentrati rispetto ai territori dove si svolge la vita del paese, o perché immersi nei flussi del turismo di massa.
Nonturismo è il progetto ideato da Sineglossa e Riverrun che coniuga questi aspetti, proponendosi come punto di incontro tra comunità e nonturisti.
Nonturismo è uno strumento per le comunità per ritrovare il proprio senso e un’opportunità data ai viaggiatori di condividere con gli abitanti un tratto del loro percorso, per scoprire sé stessi nel confronto con le sfide con cui altri si stanno misurando.
Il progetto Nonturismo si realizza innanzitutto attraverso un percorso di redazione di comunità, il quale porta alla creazione di una guida nonturistica.
Fulcro del progetto, la redazione di comunità si configura come un processo partecipativo che nasce
Durante la vita della redazione
e altre figure svolgono brevi residenze con la comunità, stimolando la trasformazione dei contenuti in uno storytelling polifonico, una narrazione corale costituita da parole e immagini, distante dall’idea di un unico autore.
La redazione, quindi,
e individua lungo lo stesso i contenuti da raccontare ai nonturisti, che si intersecano dando vita a una narrazione multipla, che consente ai viaggiatori di esplorare l’ecosistema complesso in cui si è immersi.
Il coordinamento del percorso di redazione di comunità non può essere realizzato da chi arriva da fuori. Il progetto Nonturismo ha bisogno di un soggetto integrato nella comunità, in grado di affidarsi a una rete di rapporti già intessuti e solidi - o in grado di costruirne una. Un soggetto che possa chiamare a raccolta le risorse della comunità, condividerne la prospettiva interna e al contempo saperla mettere in relazione con l’esterno.
I frutti della redazione di comunità vengono raccolti e composti in una una guida nonturistica, ideata per rispecchiare nella sua interezza lo spirito autentico e l’identità del luogo. Il lavoro della comunità torna così in mano a essa sotto forma di un vero e proprio oggetto d’arte dalla genesi corale e condivisa.
Non è possibile sapere come sarà una guida nonturistica sin dal principio. La sua forma e i suoi contenuti si definiscono strada facendo.
Grazie a Ediciclo Editore il patrimonio di storie nella guida ESCE DAI CONFINI del territorio che lo ha creato, RAGGIUNGE I NONTURISTI e LI INVITA A METTERSI IN CAMMINO, a leggere la guida là dove è nata, seguendo gli itinerari proposti e cogliendo le deviazioni offerte dall’incontro con la comunità.
Sineglossa è un’organizzazione che opera per un Nuovo Rinascimento in cui la contaminazione tra competenze artistiche, umanistiche e scientifiche stimoli nuovi modelli di sviluppo.
Sineglossa applica i processi dell’arte e gli strumenti della ricerca scientifica per rispondere alle sfide del mondo contemporaneo – dalla rigenerazione urbana all’Intelligenza Artificiale – attraverso le competenze empatiche e visionarie degli artisti.
Gli interventi ideati e realizzati da Sineglossa agiscono principalmente per ottenere un impatto sull'economia, stimolando le innovazioni tecnologiche e trasformando le comunità, dando vita a ecosistemi eterogenei, attrattivi e cooperativi.